L’origine contadina di Cortona non viene dimenticata dai suoi abitanti. Nella piccola frazione di Fratticciola sorge infatti il Museo della Civiltà Contadina. L’esposizione raccoglie testimonianze delle fatiche nei campi e della vita non facile di chi si guadagnava da vivere con la terra. Il museo insomma è un viaggio nella storia recente di Cortona, alla ricerca delle radici culturali del borgo toscano.
Le campagne di Cortona erano lo specchio della società italiana di qualche decennio fa: gran parte del reddito era legato alla terra. Così, i tratti di una cultura bucolica andata persa sono conservati nel Museo della Civiltà Contadina. L’Associazione Il Carro promuove l’esposizione e conduce il visitatore in un viaggio nella storia recente di Cortona.
Tra i reperti raccolti spiccano gli attrezzi del lavoro quotidiano: dagli aratri ai carri, dalle zappe agli altri oggetti diffusi nelle case contadine. Non mancano i “compagni” della quotidianità domestica, ben conosciuti dalle massaie del secondo dopoguerra. Oggetti della cucina e di altri spazi domestici, quando le comodità odierne non esistevano.
La visita al Museo della Civiltà Contadina di Fratticciola non è lineare ma segue dei percorsi tematici che proiettano perfettamente nella vita di un tempo. Per comprendere i ritmi quotidiani della campagna, scanditi dalle stagioni e in balia degli episodi naturali.
Le origini del museo risalgono agli anni settanta: un gruppo di giovani cortonesi nel 1976 organizzò per la prima vostra la Mostra del Carro. Ogni anno, a ottobre, grazie a questa esposizione si possono conoscere i carri di un tempo, e indirettamente comprendere la vita contadina. Contrapposta a quella “raccontata” dai musei del centro, dove spiccano opere e tele destinate all’elite cortonese.
Il Museo della Civiltà Contadina, quindi, è una tappa imperdibile degli itinerari storico-artistici di Cortona, e un’occasione per conoscere il passato recente della città.