Tutte le chiese di Cortona testimoniano la forte presenza religiosa fin dai primi secoli dopo Cristo. Tra queste, vale la pena visitare la Basilica di Santa Margherita dedicata alla patrona di Cortona. L’attuale stile ottocentesco cela l’antica origine della chiesa, realizzata nel Trecento dopo la morte della santa.
Santa Margherita visse fino al 1297 e nel corso della sua vita religiosa appartenne ai Francescani Osservanti. Per ritirarsi in preghiera, la donna scelse di restaurare l’antica Chiesa di San Basilio. Dopo la morte venne ordinata la costruzione della basilica. In seguito al disfacimento dell’architettura originaria, la Basilica di Santa Margherita venne ricostruita nell’Ottocento, assumendo l’attuale forma.
La principale trasformazione si nota negli spazi interni, prima occupati da un’unica navata e poi modificati per conferirle una struttura basilicale. Anche la facciata è il frutto di rifacimenti architettonici che lasciarono, tuttavia, il rosone centrale esistente fin dal Trecento.
All’interno della basilica possiamo ammirare, in una cappella interna, il monumento funebre di Santa Margherita. Realizzato in marmo, la forma fa dedurre che sia stato modellato seguendo i canoni estetici del primo Trecento.
Le spoglie della santa riposano all’interno della Basilica di Santa Margherita, sopra l’altare maggiore. Ricordiamo, infine, il Crocifisso che secondo i racconti è lo stesso adorato dalla santa nei momenti di preghiera. Alcuni studi, tuttavia, escludono che si tratti dello stesso oggetto sacro.
La Basilica di Santa Margherita, per i motivi appena esposti, rimane uno dei luoghi di culto più apprezzati dai fedeli di Cortona.